La cura proposta dalle istituzioni europee per la crisi economica si basa esclusivamente su rigide misure di austerità imposte trasversalmente a tutti i paesi dell'area euro. Tuttavia guardando agli esempi del passato, Grande Depressione in primis, l'imposizione di rigidi vincoli di bilancio sembrano avere l'effetto opposto a quello desiderato.

Luogo comune: la crisi è un'opportunità per poter ripensare le fondamenta dell'economia e quindi del vivere sociale. E se non fosse proprio un luogo comune?
Franco La Cecla riflette su proposte altre rispetto all'usuale pensiero economico o anti-economico, proposte in cui il lavoro dipendente è al pari della schiavitù, mentre la disoccupazione può essere liberatoria e... creativa!

Come già in passato (http://zimonews.voidstar.altervista.org/dr/node/445), le ZimoNews tornano ad occuparsi di imprenditoria.
Questa volta il "casus belli" è la cessione del marchio Ducati al gruppo tedesco Audi. In merito a questo Sergio Rizzo scrive una accorato pezzo sul Corriere online del 14 Marzo, in cui punta il dito contro gli imprenditori italiani.
Immediata la risposta da parte di Fiorenza Mursia, presidente della Mursia Editore, che replica accusando il sistema bancario.

Dopo la crisi finanziaria del 2008 e la consguente crisi economica ancora in corso, impazza il dibattito sull'annosa questione del pareggio di bilancio. Alcuni paesi lo hanno già inserito nella propria costituzione, altri dichiarano di volerlo inserire a breve.
Ma siamo sicuri che questo forte vincolo di bilancio abbia effetti positivi sull'economia dei signoli paesi? Cinque eminenti premi Nobel scrivono al presidente Obama affinché non imponga un vincolo così stringente ai flussi di cassa dello stato.

Si è appena concluso a Rimini un seminario di tre giorni sulla Modern Money Theory, teoria economica basata sull'autosufficienza monetaria degli stati, che annoverava tra i relatori alcuni prestigiosi economisti di fama mondiale, tra cui Black, Auerback, Parguez.
L'evento, organizzato dal giornalista italiano Paolo Barnard, si proponeva di fornire una risposta concreta e immediata alla crisi economica in cui si dibatte l'Europa, diffondendo una teoria economica figlia della lezione di J. M. Keynes e attualmente piuttosto controversa.