Economia
Crisi economica e azionariato pigro
Andreas Whittam Smith propone un'analisi di quali siano state le connessioni tra crisi economica (e probabile futura crisi sociale) e la condotta dei grandi azionisti e investitori negli ultimi 20 anni.
Il punto focale della riflessione è l'aumento del divario in termini di ricchezza tra alti dirigenti e lavoratori o impiegati di medio-basso censo: quali sono le cause di questo crescente divario? Secondo il giornalista inglese, la linea di condotta dei grandi azionisti ha contribuito a questa deriva.
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Crisi economica: spendere o non spendere? crescita o austerità?
Guardando le proiezioni del prodotto interno lordo dei vari paesi europei, un dato salta all'occhio: in uno scenario di generale stagnazione, il Belgio è il paese la cui economia crescerà di più.
Buffo! Il Belgio è da 15 mesi in una situazione di stallo politico (di fatto non c'è un governo propriamente detto). Questo vuol dire che in tempo di crisi e di incombente stagnazione (se non recessione) il miglior governo possibile è la totale assenza di governo?
Lo scenario è ovviamente più complesso, John Lanchester ci propone la sua lettura dei fatti.
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Manovra economica: la questione dei piccoli comuni
La proposta di manovra del ministro Tremonti prevede l'eliminiazione dei comuni con meno di 1000 abitanti. Carlo Petrini la contesta sulla base dei numeri e dell'importante ruolo amministrativo svolto da queste istituzioni.
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Standard & Poor e Moody's sotto inchiesta
Le due famose agenzie di rating Moody's e Standard & Poor sono nell'occhio del ciclone: alcuni loro analisti avrebbero diffuso false informative circa la situazione del mercato italiano, causandone così inevitabili fluttuazioni. La Procura e la Guardia di Finanza indagano.
Crisi economica: USA declassata, l'Italia naviga a vista e senza comando
Settimana nera per i mercati europei, declassamento del debito pubblico statunitense, governo italiano pressocché commissariato.
L'analisi di Eugenio Scalfari punta il dito non contro un eccesso di spesa o una cattiva gestione dell'emergenza crisi (pure ravvisabile in alcuni comportamenti dei governi), quanto su un innegabile rallentamento (se non azzeramento) della crescita economica su entrambe le coste atlantiche.
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