Occupiamo l'Emilia

Stefano Aurighi, Davide Lombardi e Paolo Tomassone, giornalisti modenesi doc, hanno girato, autoproducendosi, un film-documentario sul dilagare della Lega in Emilia-Romagna: impressionante il consenso ottenuto dal Carroccio nelle ultime elezioni amministrative. Che cosa sta accadendo nella storicamente rossa Emilia?

Lingua: 
Italiano

Un fenomento politico importante

Già avevamo segnalato su queste pagine l'argomento, all'indomani delle elezioni amministrative di quest'anno (cfr.http://zimonews.voidstar.altervista.org/dr/node/432). Ritengo si tratti di un'iniziativa interessante, perché il cambiamento politico vissuto dall'Emilia-Romagna nell'ultimo decennio è repentino ed emblematico, a mio avviso, della situazione politica dell'Italia intera.
Sono stato più volte in Emilia negli ultimi due anni, e ho percepito spesso, nelle parole di molte persone con cui ho parlato, tutti gli elementi che vengono messi in evidenza nell'articolo e nel filmato. Ricordo che una quindicina di anni fa la Lega Nord, già molto radicata nelle regioni settentrionali, era qui praticamente ignorata, tanto da suscitare una battuta stizzita di Bossi circa il futuro del partito in quella regione. A distanza di pochi anni, tutto è cambiato.
Io credo che, al di là dei toni volgari e sguaiati con cui si esprimono, palesando spesso ignoranza politica e miseria culturale, i leghisti abbiano una sincera capacità di farsi portavoce della gente comune, e di incarnarne le istanze. E questo vuol dire far politica. Saranno loro meriti, saranno incapacità o ignavia dei loro avversari, ma grazie ai loro militanti fanno politica, nel senso che ho spiegato, 365 giorni l'anno, e non soltanto durante le campagne elettorali, dando una reale impressione di interesse per la risoluzione dei problemi. E anche nelle loro posizioni più criticate e criticabili, quegli atteggiamenti razzisti o l'ostilità nei confronti dell'Europa Unita, in realtà pongono sul tappeto questioni tutt'altro che scontate o banali, liquidabili, come fa generalmente quella sinistra da loro soppiantata, con un'alzata di spalle e una smorfia infastidita. Perché c'è da osservare Berlusconi e sparlare di lui.

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